“La perla del Tirreno”, un soprannome di autentica bellezza, quell’autentica bellezza che sprigiona la località a cui è dedicato: Maratea.
Un vero gioiello
Il nome della Perla si fa derivare, a volte, dalla parola persiana “murwari”, che significa “figlia della luce”, ebbene, non si poteva dare a Maratea un soprannome più adatto.
Siamo in Basilicata, terra di boschi e montagne, ed è proprio immergendosi tra questi che viene alla luce Maratea; svetta fiera illuminata dai raggi del sole, gli stessi raggi che, tra le fronde degli alberi e i riflessi sulle rocce, creano giochi di luce, mentre riscaldano il freddo blu del Mar Tirreno.
Il Mare, quel mare trasparente e profondo, circonda le località di Acquafredda, Cersuta, Fiumicello, la particolarissima Spiaggia Nera, le Secche, Castrocucco e tante altre, creando un litorale di circa 32km.
Scopriamola insieme
Vicoli ricchi di storia, i ruderi di un Castello, grotte, sentieri, torri, fiumi, torrenti, tanto verde, il porto, chiese, la Basilica di San Biagio e la splendida statua del Cristo Redentore.
C’è tanto da scoprire.
Storia e natura si mescolano in questo paese: dall’influenza romana, alle dominazioni bizantine, longobarde, arabe, normanne, aragonesi e spagnole, fino all’assedio francese che nel 1806 distrugge il vecchio paese di Maratea. Tutti questi elementi garantiscono una varietà di architettura, tra cui si distingue Palazzo De Lieto nel centro storico, monumenti e torri costiere, da visitare rigorosamente a piedi, immersi tra i profumi della natura.
Camminando, ci si ferma nella piazzetta del centro, tra caffè e negozietti di artigianato locale, per poi passare alla visita delle numerose chiese, pensate, ben 44. Salendo si arriva al Monte San Biagio, qui si trova la Basilica a lui dedicata e in cima, meraviglia delle meraviglie, la statua del Cristo Redentore, seconda per grandezza solo a quella di Rio de Janeiro. La sua particolarità? Non guarda il mare, come ci si aspetterebbe, ma mentre ci si avvicina, rivelandosi pian piano nella sua imponenza, ci si accorge che “accoglie” i visitatori, come un guardiano che si lascia oltrepassare per far ammirare lo splendore dietro di sé, la vastità del mare.
Un consiglio: andateci poco prima che tramonti il sole: vedrete cielo, montagne e mare fondersi in un unico elemento dalle mille sfumature.
In tutto questo volete che non ci sia anche una grotta? L’unica visitabile della Basilicata, ricca di stalattiti e stalagmiti, colonne e strutture di calcite, non poteva che chiamarsi: grotta della Meraviglie!
Troviamo l’unione anche tra i sapori, una fusione di elementi, dai sapori del mare a quelli della terra che spesso danno vita a piatti contenenti la tradizione della pasta fatta in casa e la freschezza del pesce; per non parlare di salumi e formaggi più svariati, tutti prodotti localmente dai tanti allevamenti.
Insomma, questa bellezza lucana è tutta da scoprire con i propri sensi.
Sì, Maratea, come una perla, è davvero un elemento prezioso, da ammirare e tutelare, come indica il suo stesso nome, è la “Dea del Mare”.