Per una manicure degna di essere guardata ed ammirata, c’è bisogno di utilizzare gli strumenti giusti, come il buffer unghie.
In qualunque circostanza, esso aiuta a ricreare sulle proprie unghie le decorazioni che più preferiamo. Qualunque sia il colore, qualunque sia l’esigenza, con un buffer le unghie prendono la forma e la presentazione che più si preferisce.
Cos’è il buffer unghie
Il buffer è un mezzo che viene usato dalle professionista ed anche a casa per ottenere una manicure perfetta. La sua applicazione avviene nel momento in cui ci si prepara alla stesura dello smalto ella realizzazione dei decori che più preferiamo.
Una volta scoperto il buffer difficilmente una donna ne riesce a fare a meno. In fondo parliamo di una lima dalla grana finissima. Ha la forma di un cubo o di un parallelepipedo, di colore bianco, o anche colorato. A volte lo si chiama anche un mattoncino levigante.
A cosa serve
Grazie al buffer, l’unghia si opacizza e appiana le irregolarità e le imperfezioni. Se abbiamo striature, sollevamenti e solchi, passando il buffer l’unghia diventa uniforme e liscia. Inoltre limando vengono anche abolite le impurità, lo sporco, il sebo in eccesso. Se dunque sono rimasti residui di smalto o di decori vari, il buffer elimina tutto. La bellezza dell’unghia viene dunque messa in risalto.
Dopo aver curato così nel dettaglio le unghie, possiamo provvedere a curare il tutto attraverso l’applicazione di smalto, di ricostruzioni e così via. Grazie al buffer, lo smalto apparirà più omogeneo e non si andrà ad accumulare nelle striature. Il risultato sarà a dir poco perfetto.
Imparare ad utilizzare il buffer: ecco come
Per imparare ad usare il buffer, come prima cosa bisogna usare molta delicatezza. Non si dove rischiare cioè di assottigliare l’unghia o di indebolirla. Deve essere passato su tutto il letto ungueale, in direzione orizzontale, per uniformarla. Si strofina leggermente così da rimuovere le irregolarità concentrandosi con estrema delicatezza agli angoli
A volte in commercio è facile trovare dei Buffer 4 fasi. Cioè per ogni faccia del parallelepipedo c’è una grana diversa con le sue funzioni specifiche. Ecco quindi che lo strumento viene usato in sequenza, seguendo la numerazione presente su ogni faccia. La prima fase serve per la limatura, la seconda aiuta a dare all’unghia la forma richiesta, la terza serve per levigare e per eliminare le possibili imperfezioni. La quarta infine dà lucentezza e brillantezza.
Il buffer si usa a cadenza di quindici giorni circa, e si deve passare per circa due o tre volte senza essere violenti. Non si deve infatti rischiare l’indebolimento delle unghie. Può essere passato anche sui piedi, che di regola forse sono quelle che hanno più bisogno di attenzione.
L’ultima fase poc’anzi spiegata, si può anche evitare se si deve applicare lo smalto. Se infatti l’unghia resta porosa assorbe più celermente il top coat, e allunga la durata dello smalto. Viceversa invece si tratta di una fase indispensabile per chi debba sfoggiare l’unghia naturale senza rinunciare ad un effetto shine. In linea di massima dunque non bisognerebbe mai rinunciare all’uso del buffer.