Il carrello elevatore è uno strumento di lavoro ormai indispensabile per svolgere la propria attività in maniera rapida, sicura ed efficace.
Non esiste magazzino in cui non si trovino uno o più carrelli con il compito di scaricare e caricare camion e furgoni in consegna e di sistemare i bancali negli scaffali.
Tecnicamente si definisce carrello elevatore qualsiasi dispositivo mobile su ruote adibito al carico e scarico di materiale su scaffalature o terreni e allo spingimento o impilamento di bancali o carichi pesanti, tramite meccanismi di elevazione e sollevamento.
L’utilizzo di questi carrelli è regolamentato dalla legge e anche per gli addetti e per i conducenti di questi apparecchi sono obbligatori corsi che rilasciano un patentino, senza il quale l’azienda rischia di andare incontro a pesanti sanzioni.
Vediamo qual è la formazione a cui deve attenersi il conducente di carrelli elevatori per poter svolgere in piena regola il proprio lavoro, con sicurezza e consapevolezza dei rischi e dei pericoli che inevitabilmente si corrono sui luoghi di lavoro.
La formazione per conducenti di carrelli elevatori
La formazione per i conducenti di carrelli elevatori è regolamentata dal D. Lgs. 81/2008 e dall’accordo Stato-Regioni del 2012.
L’obiettivo dei corsi è fornire l’adeguata preparazione sulle procedure di guida e di manutenzione del mezzo al fine di sviluppare conoscenze e competenze adeguate per poter svolgere la mansione in totale sicurezza.
Solitamente i corsi predisposti dagli enti formativi che se ne occupano sono strutturati in una parte teorica di 8 ore in cui si analizzano le tipologie di veicolo esistenti, i componenti generali dei carrelli, i dispositivi di protezione individuale e tutta la serie di operazioni di controllo e di manutenzione del mezzo come ad esempio la ricarica della batteria, il pannello comandi e i dispositivi di sicurezza.
Un modulo è dedicato alle nozioni di fisica basilari per utilizzare il carrello in maniera consapevole come ad esempio lo studio dell’equilibrio, dei carichi e del loro posizionamento.
Si trattano inoltre tutte le procedure per movimentare il mezzo in sicurezza, sia a carico sia vuoto, e per il suo stazionamento, oltre allo studio della segnaletica presente sul luogo di lavoro
Al seguito della parte teorica si affronta una parte pratica, generalmente di 4 ore, che può variare a seconda della tipologia di carrello che sarà necessario adoperare. Per poterla svolgere è necessario dotarsi di dispositivi di protezione come casco e scarpe antinfortunistica.
Durante la parte pratica si effettueranno sul campo le manovre di manutenzione e di verifica giornaliera del mezzo e sarà solitamente effettuato un percorso di prova sia a vuoto che a carico, con lo svolgimento delle più comuni manovre che un carrellista svolge quotidianamente come il carico e scarico di un bancale, il suo corretto posizionamento sul mezzo, il parcheggio e la movimentazione in condizioni di ostacolo.
Al termine del corso viene rilasciato un attestato di partecipazione che funge da abilitazione alla guida del carrello elevatore e che dev’essere conforme ai requisiti stabiliti dall’accordo Stato-Regioni.
Ogni 5 anni sono previsti poi corsi di aggiornamento obbligatori della durata minima di 4 ore in cui si rianalizzano gli aspetti teorici principali e si ripetono all’atto pratico le manovre più comuni, per rimanere sempre in linea con le continue innovazioni tecniche e meccaniche del settore.
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