C’è chi non crede nelle monete virtuali e si aspetta che rovinino il mondo finanziario, chi invece ci ha riposto così tanta fiducia da consentire che anche le tasse possano essere pagate attraverso i Bitcoin. Almeno questo è quanto hanno deciso in Ohio.
Nessuno ha infatti dimenticato i bei tempi d’oro della criptovaluta, e nonostante oggi abbia i suoi alti e bassi, la diffusione e l’utilizzo del Bitcoin non accenna ad arrestarsi.
Lo scetticismo ai più razionali non è mancato, eppure l’entusiasmo di andare avanti influenzando il mercato c’è stato da parte dei più audaci, che dunque hanno deciso di importare l’uso della moneta virtuale all’interno del dominio fiscale.
L’Ohio e le monete virtuali: cosa cambierà
La rivoluzione con i Bitcoin è nata negli Stati Uniti d’America, precisamente nello stato dell’Ohio, dove da qualche giorno a questa parte i doveri fiscali possono essere adempiuti attraverso la moneta virtuale.
Una simile modalità di pagamento delle tasse, ovviamente, cambierà l’approccio con i soldi: adesso comunque, la pratica può essere attuata solamente dalle aziende del territorio. Ma nulla lascia credere che ben presto anche i privati cittadini potranno servirsene. Non a caso, il tesoriere di Stato Josh Mandel, ha rilasciato un’intervista al Wall Street Journal, definendo il Bitcoin come “unaforma legittima di valuta”.
La decisione di accettare un pagamento con le criptomonete, ha lo scopo di cambiare la considerazione generale che si ha dello stato proponente. Più precisamente si spera che l’ambiente e la società locali possano fare tesoro delle innovazioni tecnologiche sposando le nuove tendenze dell’eramoderna
Pagamento con Bitcoin: come funziona
Le tasse da pagare con la moneta virtuale potranno essereespletate di qui a poco nello stato dell’Ohio, giusto il tempo che venga perfezionato il sito web apposito evenga messo successivamente in funzione.
Affinché si possa assolvere agli obblighi fiscali, le aziende potranno visitare la pagina del sito suddetto e fare i loro versamenti con i Bitcoin attraverso il servizio BitPay, che consentirà la conversione di quelle che sono le somme versate in dollari.
Inizialmente il progetto avviato verrà considerato come un test sperimentale e avrà la durata per tutto il mese di gennaio. Se dovessero esserci risultati positivi, il sistema di pagamento diverrà definitivo, fino al punto di considerare l’idea di renderlo valido anche per le persone fisiche.
Vecchi tentativi andati male: la rivincita dell’Ohio
Questo tentativo posto in essere non è certo il primo. In passato altri stati americani, come Georgia e Arizona avevano cercato di approvare un insieme di norme volte a consentire il pagamento fiscale tramite i Bitcoin. Tuttavia i progetti normativi non erano stati presi bene, per cui finiti nel dimenticatoio.
Pertanto l’Ohio è il primo stato a portare avanti un simile progetto, legittimando il Bitcoin a “contaminare” il settore fiscale, ancora legato al soldo di carta. In Europa intanto l’approccio alle criptomonete continua a non arrestarsi. In particolar modo, in Svizzera, a Zug, nei pressi di Zurigo, è nata la Crypto Valley ossia un insieme di obiettivi posti in essere dagli enti locali per consentire alle imprese del posto i dovuti investimenti. Tra l’altro, in Elvezia, un tentativo simile a quello americano c’era stato in passato senza i dovuti risvolti positivi: a suo tempo infatti, soltanto un contribuente accettò di versare le tasse comunali sfruttando i Bitcoin, perciò fu abbandonato lo strumento.