Tra le tante possibilità di guadagno che tutti i giorni offre il web, negli ultimi anni sta prendendo piede la compravendita di siti web. Si tratta di un vero e proprio nuovo orizzonte di investimento online, grazie al quale si può lavorare da casa e ottenere guadagni acquistando siti internet già avviati. Anno dopo anno la compravendita di siti si avvia a diventare un business molto interessante, un po’ come succede coi locali commerciali e i negozi fisici.
Compravendita di siti internet: come funziona
Come ogni attività commerciale, anche un sito internet può essere venduto o acquistato, soprattutto quando garantisce un certo numero di visite e gode già di una certa notorietà. Oggi, comprare un sito internet già avviato rappresenta una scorciatoia che permette di mettere in conto guadagni prima di quanto sarebbe successo nel caso in cui il sito si fosse costruito da zero. Naturalmente, comprare un sito significa acquisirlo completamente, in ogni suo aspetto, quindi dal dominio ai contenuti, da eventuali partnership e accordi alle newsletter già esistenti. Insomma, si tratta di un business online che permette di incrementare le proprie entrare gestendo un sito già esistente e che garantisce una base di guadagni da cui partire.
Come trovare i siti in vendita
Per trovare dei siti in vendita, ci sono tre opzioni: i marketplace, il contatto diretto e i broker. Nel primo caso, si tratta di siti che pubblicano annunci di compravendita e che mettono in contatto l’acquirente con il venditore. In definitiva, una sorta di eBay o Amazon che, però, non vendono prodotti ma siti web. Tra i migliori, segnaliamo Flippa.com, considerato il sito leader nel settore e AlVerde, prima e unica piattaforma italiana dedicata alla compravendita di siti web. Il contatto diretto prevede che si vada direttamente a bussare alla porta del potenziale venditore e si metta in piede una trattativa per l’acquisto del sito web. È un approccio che preferiscono in molti, perché si ha a che fare, faccia a faccia, con la controparte. Tuttavia, nello stesso tempo, si rischia di dover fare fronte alle richieste, spesso eccessive, da parte dei venditori e ai loro capricci. Infine, ci sono i broker, ovvero gli agenti che procacciano i clienti a chi è in cerca di un sito web. Sono dei veri e propri intermediari che mettono in contatto le parti e curano la buona riuscita dell’affare, proprio come quando si compra o si vende una casa.
Come valutare un sito web
Il primo passo che devi fare prima di acquistare un sito web, è capire quanto questo valga. Tuttavia, stabilire un valore e, di conseguenza, un prezzo non è facile, perché entrano in ballo diversi elementi. Il principale è la tipologia del sito, perché, è inutile dirlo, i contenuti la fanno da padrone, quindi quelli che fanno più tendenza aumentano il valore del sito stesso. In linea generale, comunque, il mercato dice che un sito viene venduto a un prezzo superiore dalle 12 alle 20 volte rispetto al profitto mensile che garantisce. Dunque, un sito che assicura 500 euro al mese, può essere venduto tra i 6.000 e i 10.000 euro. Una volta che si individua un sito che si vuole acquistare, ci sono dei controlli da fare per accertarsi che le informazioni ricavate dal proprietario siano veritiere. Queste riguardano, soprattutto, il traffico quotidiano e i guadagni mensili. Per verificare il traffico, si può usare Google Analytics, ideale per analizzare le statistiche sul web. Invece, per i guadagni si affronta, solitamente, un confronto diretto venditore-acquirente, durante il quale il primo deve dimostrare, dati alla mano, quali siano le entrate che assicura il sito. Dunque, grafici di Amazon, report di AdSense e quant’altro utile in proposito.