Il primo anno di vita dei bambini è un insieme di emozioni uniche e irripetibili. Nell’arco di 12 mesi le loro competenze si arricchiscono con una velocità impressionante. Dopo soli sei mesi dalla nascita sono già in grado di stare seduti e di mangiare in autonomia, portandosi il cibo alla bocca e masticandolo con le gengive. Ci sono però dei momenti che possono gettare i neogenitori nel più totale sconforto. Momenti di nervosismo, pianti inconsolabili e, sopratutto, morsi a tutto ciò che capita a tiro del neonato. Sono queste le prime avvisaglie della dentizione del neonato, un processo naturale che porta all’apparizione dei primi denti da latte. Ma quando escono i denti da latte e cosa fare per alleviare le sofferenze dei nostri piccoli? Ecco qualche consiglio utile.
I denti del neonato
Come già accennato, la dentizione è quel processo che porta alla comparsa dei primi dentini. In realtà, i denti del neonato hanno un nome specifico, ovvero “dentatura decidua“. Questi denti sono destinati a cadere e a essere rimpiazzati dalla dentatura permanente. La dentatura decidua comprende quattro incisivi, quattro molari e due canini, per un totale di venti denti (dieci denti per arcata). Quella permanente, invece, consta di trentadue denti in totale. I molari permanenti, infatti, non andranno a sostituire quelli decidui, bensì si aggiungeranno alla dentatura (premolari).
Quando inizia la dentizione del neonato?
La dentizione nei bambini inizia a partire dai cinque mesi. Questa però non è una data obbligatoria: alcuni bambini mostrano i denti prima, alcuni dopo, e non c’è assolutamente nulla di cui preoccuparsi. In generale, comunque, i primi denti a farsi vedere tra i cinque e i sette mesi sono i primi due incisivi centrali nell’arcata inferiore. Nel periodo tra i sei e gli otto mesi compaiono gli altri due incisivi, nell’arcata superiore.
Poi sarà il turno dei incisivi laterali inferiori (tra i sette e i dieci mesi) e superiori (tra gli otto e gli undici mesi). A questi seguiranno, tra i dieci e i sedici mesi, i primi molari, mentre per i secondi molari bisognerà aspettare i venti-trenta mesi. Nel periodo tra i sedici e i venti mesi, invece, eromperanno i canini.
La dentizione mista
Naturalmente questi denti, come detto, non dureranno per sempre, ma verranno soppiantati da quelli definitivi (permanenti). Per questo motivo nell’età compresa tra i sei e i dodici anni avviene la cosiddetta dentizione mista. In altre parole, i denti da latte cadono facendo posto a quelli permanenti via via che questi ultimi si palesano. I primi molari permanenti fanno la loro comparsa verso i sei anni, ma i primi a essere “sostituiti” sono gli incisivi centrali (tra i sei e i sette anni). A seguire, abbiamo:
- incisivi laterali (verso gli otto anni)
- primi premolari (nove anni)
- canini (tra i nove e i dieci anni)
- secondi premolari (verso i dieci anni)
- secondi molari (dodici anni circa)
I terzi molari possono invece apparire in età adulta, e infatti sono meglio conosciuti come “denti del giudizio“.
Dentizione neonato: sintomi e rimedi
Come abbiamo già accennato più su, uno dei primi sintomi che ci lascia presagire l’arrivo dei dentini è il nervosismo. Non dev’essere certo facile convivere con un fastidio così intenso! Il fastidio si accompagna poi a una grande quantità di saliva e bava. La bava, a sua volta, può provocare delle irritazioni ed eruzioni cutanee nella zona del mento. È quindi importante tenere sempre asciutta la zona (per quanto possibile) in modo da evitare ulteriori fastidi. Si può inoltre utilizzare un sottile strato di crema in modo da evitare che la bava penetri nella pelle. A questo scopo sono generalmente consigliate delle creme come la vaselina e la lanolina (la stessa che si usa per i capezzoli).
In più, il fastidio della dentizione del bambino lo porta a voler mordere qualsiasi cosa in cerca di sollievo. Sarà quindi utile iniziare a cercare dei giocattoli per bambini sicuri da mordere. Ogni bambino ha le sue preferenze: consistenze morbide, lisce, dure, ruvide, fredde, calde… Lasciatelo esplorare dandogli la libertà di scegliere tra gli oggetti che gli proponete. A volte anche il semplice sfregamento del vostro dito (pulito!) sulle gengive può dare molto sollievo.