Per la dichiarazione 2021 dei redditi che sono stati percepiti nel 2020, la precompilata sarà disponibile, accessibile e visionabile online, dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, a partire dal prossimo 10 maggio del 2021. A darne notizia è stato proprio il Fisco nel precisare, inoltre, come ci siano tutta una serie di azioni da compiere, sulla precompilata modello del 2021, affinché questa sia non solo più completa, ma anche corretta.
Consigli su cosa fare per la dichiarazione precompilata modello 2021
Nel dettaglio, per la dichiarazione precompilata modello del 2021 il contribuente ha la possibilità di esercitare il diritto a non rendere disponibili tutta una serie di dati. E precisamente i dati sulle spese sanitarie ed universitarie, sulle spese scolastiche e sulle erogazioni liberali agli istituti scolastici, e lo stesso dicasi pure per le erogazioni liberali a favore degli enti del Terzo Settore.
Così come, esercitando in maniera esplicita l’opposizione, il contribuente può compilare e può trasmettere al Fisco il modulo per l’opposizione ai dati relativi alle rette per la frequenza degli asilo nido. Per ogni tipologia di dati, che non si vogliono rendere disponibili, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate è possibile scaricare e compilare il corrispondente modulo di opposizione.
Inoltre, al fine di rendere sempre la precompilata modello del 2021 più completa e corretta, il Fisco raccomanda pure di comunicare al proprio datore di lavoro i dati del coniuge e dei familiari a carico, ed anche di verificare i dati relativi agli eventuali fabbricati e terreni posseduti.
Come accedere alla dichiarazione dei redditi precompilata a partire dal 10 maggio 2021
Per accedere alla dichiarazione precompilata del 2021 il sito Internet di riferimento è infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it. Per visualizzare la propria dichiarazione dei redditi occorre accedere tramite credenziali, ovverosia con SPID, con il PIN e la password che sono stati rilasciati dall’Agenzia delle Entrate, con il PIN dispositivo dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS), con la nuova carta di identità elettronica (CIE) oppure con la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Dichiarazione precompilata modello 2021 per circa 30 milioni di contribuenti
Sono circa 30 milioni i contribuenti che possono utilizzare la precompilata del 2021 al fine di trasmettere online al Fisco la dichiarazione relativa ai redditi che sono stati percepiti nel 2020. Inoltre, accettando senza modifiche la dichiarazione dei redditi precompilata, il contribuente potrà godere del vantaggio di non dover esibire le ricevute così come, da parte dell’Agenzia delle Entrate, non andrà incontro a controlli di natura documentale.
Per la dichiarazione dei redditi precompilata i modelli di dichiarazione, dal sito Internet sopra indicato con accesso tramite le proprie credenziali, sono tre. E precisamente il 730 2021 online precompilato, il modello Redditi Web ed il modello Redditi Online per il quale occorre scaricare l’apposito software.
Rispetto a quella dello scorso anno, inoltre, la precompilata del 2021 contiene più dati che saranno precaricati da parte dell’Agenzia delle Entrate. In particolare, saranno presenti nuove tipologie di spese per le prestazioni sanitarie, ed una maggiore completezza pure per quel che riguarda i contributi versati per i lavoratori domestici. Nel dettaglio, tra le spese sanitarie che sono state introdotte con la precompilata del 2021 ci sono, tra le altre, quelle relative alle prestazioni di tecnici audiometristi, dietisti, tecnici sanitari di laboratorio biomedico, tecnici di neurofisiopatologia, tecnici ortopedici e tecnici audioprotesisti.
Nella dichiarazione dei redditi precompilata, inoltre, il contribuente potrà trovare già precaricati tanti oneri e tante spese che sono detraibili o deducibili a partire dagli interessi passivi sui mutui in corso alle spese veterinarie, e passando per i premi assicurativi, le spese funebri, i contributi versati alla previdenza complementare, i contributi previdenziali e assistenziali, le spese universitarie, i bonifici relativi alle spese sostenute per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica degli edifici, ed anche le erogazioni liberali a favore, tra le altre, delle Onlus e delle associazioni di promozione sociale.