Le Università della terza età sono una realtà sempre più conosciuta nel nostro paese. Sono molte le persone che decidono di iscriversi ad uno di questi istituti e se ne dicono molto soddisfatte. Comunque, non tutti conoscono bene queste realtà e alcuni si chiedono se esse siano molto diverse dalle università tradizionali. In questo articolo diamo una risposta a questa domanda e spieghiamo bene che cosa sono queste università. Continuando a leggere, scoprirete quindi se fanno al caso vostro o di un vostro conoscente.
Università della Terza Età: che cosa sono?
Per tutti coloro che hanno del tempo libero, che vogliono allenare la propria mente, esiste l’Università della terza età. Questa realtà formativa propone un’offerta di corsi molto ricca e variegata. Di solito, i corsi si rifanno alla realtà sociale in cui opera. Per esempio, l’Università della Terza età che ha sede in una città nota per l’artigianato e l’arte, presenta più corsi dedicati all’approfondimento di queste tematiche. Inoltre, quando si parla di Università della Terza età, è bene tenere presenti due cose: primo, possono partecipare ai corsi, non solo le persone diplomate ma anche le persone che hanno dovuto rinunciare al percorso scolastico. Infatti, capita spesso che la generazione anziana, abbia svolto un percorso di studi che è terminato spesso alla licenza media inferiore. Il secondo punto da considerare, invece, è che non c’è limite di età per l’iscrizione ai corsi, infatti in media gli studenti hanno tra i 50 e i 70 anni.
Che cosa si studia
L’Università della terza età è presente su tutto il territorio italiano, ma i suoi corsi sono strutturatati in modo del tutto autonomo. Tuttavia hanno tutti dei requisiti minimi per essere riconosciuti dalla Regione di competenza.
I corsi da seguire sono tanti: ci sono quelli più classici come quelli in lettere, storia dell’arte e filosofia, e quelli più elaborati come le tecnologie. Inoltre, è possibile conseguire anche delle certificazione come il patentino ECDL o la Microsoft Business Certification. In ogni caso tutti i corsi hanno il fine ultimo di promuovere e diffondere la cultura.
Tutte le lezioni sono tenute da persone laureate o professionisti del settore, Non vi è l’obbligo di frequenza, tanto che le lezioni possono essere seguite per via telematica, sia in diretta che in videoregistrazione. Inoltre, ci sono anche delle attività pratiche e culturali. Tra queste ci sono le gite, conferenze, incontri, visite guidate, manifestazioni culturali e teatrali.
L’Università della terza età non è un passatempo per gli anziani, perché sono previsti anche gli esami frontali. Comunque, i corsi seguiti e gli esami sostenuti rilasciano un attestato, non valido ai fini legali. Per conseguire la laurea vera e propria occorre rivolgersi alle altre Università.
I benedici delle Università della Terza Età
Abbiamo già visto quali sono i benefici e come si può diplomarsi in tarda età. Per questo, non stupisce che anche le Università della Terza Età siano in grado di apportare numerosi benefici a chi le frequenta. In particolar modo, questa consente consente la piena realizzazione del soggetto, desideroso di ampliare le proprie vedute e i propri saperi. Non prepara quindi al mondo del lavoro, come accade per le università tradizionali.
Oltre le competenze che si acquisiscono attraverso le lezioni, l’Università della Terza età permette ulteriori benefici. Infatti, i suoi iscritti guadagnano una maggiore socialità, ciò avviene perché condividono più interessi insieme. In questo modo, i discorsi verteranno su temi mai affrontati prima per paura di non saperne abbastanza. Infine, frequentare un corso di studi in tarda età aumenta l’essere ”vigili” in tutte le situazioni che riguardano la persona. Queste situazioni spaziano e possono essere la lettura del foglietto medico di un medicinale da assumere, la scadenza dei cibi da mangiare.