Nel parlare di epatite B si indica una malattia molto contagiosa che viene causata dall’omonimo virus, e che si trasmette attraverso il sangue o i diversi fluidi corporei, come il secreto vaginale, la saliva e lo sperma. Per questo motivo, la malattia ha un alto indice di contagiosità, dal momento che può essere trasmessa non soltanto attraverso i rapporti sessuali, ma anche attraverso un qualsiasi scambio promiscuo di liquidi, cioè con siringhe, rasoi e spazzolini. Tuttavia, la causa principale dello sviluppo e del contagio della malattia è rappresentato dai rapporti sessuali non protetti, e conseguentemente i soggetti a rischio risultano essere tutti occhi effettuano un tipo di rapporto non protetto con partner infetti. Ecco tutto ciò che c’è da sapere circa cause, segni e sintomi e trattamenti per l’epatite B.
Segni e sintomi dell’epatite B
Al fine di riconoscere l’insorgere e l’esistenza dell’epatite B, ci si può servire di una serie di segni e sintomi che dimostrino l’effettiva esistenza della stessa malattia contagiosa. Tuttavia, è bene sottolineare che la maggior parte dei bambini o dei neonati affetti da epatite B non sviluppa segni e sintomi di rilievo, così come gli adulti che, in moltissimi casi, risultano essere asintomatici. In altre occasioni, i sintomi si manifestano 12 settimane dopo il contagio, e possono esordire secondo delle classificazioni di severità che differiscono in base al individuo.
Tra i sintomi più comuni che dimostrino l’esistenza dell’epatite B ce ne sono di molti che faticano ad essere associati direttamente con la malattia contagiosa ma che non vanno assolutamente sottovalutati. Tra questi, figurano: perdita di appetito, nausea, vomito, rossore cutaneo, debolezza e stanchezza, dolore addominale, dolori al fegato o nella parte destra dell’addome, appena sotto le costole, ittero, urine scure, feci chiare e dolori articolari. Nell’ambito dell’ infezione da epatite B si opera una differenza tra infezione acuta e cronica: nel secondo caso si indica un infezione che dura più di 6 mesi, mentre in forma acuta il sistema immunitario tende a rispondere positivamente all’infezione stessa, in maniera pressoché immediata, debellando il virus e operando un’operazione di recupero organico incirca pochi mesi.
Trattamenti per l’epatite B
A proposito dei trattamenti per l’epatite B, è opportuno sottolineare che non esista una cura universale ed efficaci al 100% per la malattia contagiosa. È importantissimo, in effetti, combattere la malattia attraverso un’opportuna prevenzione, che porti a scongiurare casi di insorgenza della stessa epatite B, effettuando rapporti sessuali protetti e cercando, in qualsiasi modo, di evitare scambi promiscui di saliva, soprattutto se con persone infette.
Alcuni dei cambiamenti che dovranno avvenire all’interno dello stile di vita della singola persona, qualora si manifesti in caso di epatite B, riguardano: consumo alcolico più moderato, attraverso la limitazione o il divieto di consumare alcolici, al fine di evitare un peggioramento nella zona epatica; altri cambiamenti riguardano il divieto di utilizzare farmaci da banco che possono causare danni al fegato, per la medesima motivazione che riguarda anche il divieto di consumo di alcol; sono da evitare e scongiurare anche cibi fritti, grassi saturi, caffè, cioccolato, cibi eccessivamente calorici, che dovranno essere sostituiti con cereali integrali, pesce, carni bianche, frutta e verdura.