L’appendicite è una delle malattie infiammatorie più comuni che si verificano nell’ambito di una popolazione adulta e non solo. Si tratta di una malattia infiammatoria a carico del piccolo diverticolo, che fa parte del tratto iniziale dell’intestino crasso. Questo piccolo prolungamento, che ha una lunghezza di circa 10 cm, è apparentemente innocuo e inutile per l’uomo, per quanto possa essere colpito da un processo infiammatorio che risulta essere degno di un’attenzione medica, dal momento che un’infiammazione troppo pericolosa di questo diverticolo può essere fatale per l’organismo. Per quanto sia necessario riuscire a intervenire, nella maggior parte dei casi, chirurgicamente per l’appendicite, la stessa sembra, ad oggi, non presentare segnali di pericolo per la popolazione, non dando grosse problematiche in nessuna fascia d’età. Ecco tutto ciò che c’è da sapere circa l’appendicite destra o sinistra tra cause, sintomi e possibili trattamenti.
Cause e sintomi dell’appendicite
Nel merito delle generalità del appendicite, risulta essere necessario comprendere che si tratta di una infiammazione piuttosto comune all’interno delle diverse fasce di età della popolazione. Annualmente, infatti, questo processo infiammatorio interessa lo 0,2% della popolazione, oltre che un individuo su 7 nell’arco della vita. Per quanto l’appendicite si manifesti tra i 10 e i 30 anni con maggiore influenza, ciò non toglie che possa presentarsi anche ad età più adulte. Il processo di appendicite è determinato da un’infiammazione dell’appendice, che può essere provocata da tutto ciò che irrita e ostruisce il lume appendicolare, ovvero quella cavità interna all’appendice che porta al generarsi dell’infiammazione. Una volta infiammata, l’appendice porta a provare una forte dolore localizzato nella parte destra e bassa dell’addome, acquisti accompagnano sintomi di diversa natura.
Quanto ai sintomi, essi vanno approfonditi in base alla tempistica con la quale si manifestano. In un primo momento i segni inequivocabili che portano a riconoscere un’appendicite sono un senso di malessere generale, che spesso si accompagna anche ad una febbre lieve, e dolori addominali che sono localizzati nell’area che contorna l’ombelico. Successivamente, a questi primi sintomi si aggiungono anche dolori localizzati nella parte destra e bassa dell’addome, e che molto spesso portano anche ad assumere posizioni antalgiche, con cosce flesse sul bacino o in posizione sdraiata. In altre occasioni, possono essere palesati anche disturbi gastrointestinali, che si accompagnano a nausea, vomito, emissione di gas e feci. Il dolore può essere aggravato anche da colpi di tosse, respiri profondi, palpitazioni, dolori inguinali, diarrea, stitichezza o rigidità della parete addominale.
Trattamenti per l’appendicite
A questo punto, bisogna considerare anche quali siano i trattamenti da adottare per la cura dell’appendicite. Generalmente, quando la diagnosi è certa, si interviene chirurgicamente, attraverso una rimozione del tratto di appendice infiammato. Ciò avviene nella maggior parte dei casi, dal momento che le terapie antibiotiche non riescono a eliminare la causa del dolore. Il trattamento chirurgico è detto appendicectomia, viene condotto in anestesia generale e può essere eseguito anche per laparoscopia, per garantire un esito più felice e sicuro dell’intervento chirurgico.
Dopo l’intervento è consigliato il digiuno che va dalle 24 alle 72 ore, all’interno delle quali si servirà di una terapia reidratante somministrata per via endovenosa. A seguito dell’intervento, generalmente il paziente viene dimesso dopo qualche giorno.