Introduzione
Prendendo in considerazione gli “apparecchi per denti” (ossia, i trattamenti di ortodonzia) le prime categorie a cui viene più facile associare il nostro pensiero sono sicuramente i bambini o gli adolescenti. Infatti, è comprovato che la stragrande maggioranza dei problemi interessanti i denti o la mascella comincino già nei primi anni dell’infanzia e, dunque, si cerchi di intervenire il prima possibile da questo punto di vista. Tuttavia, questo non significa che da adulti non sia possibile aver bisogno di un trattamento di ortodonzia.
Diverse problematiche possono fare la loro comparsa ben oltre la soglia dell’infanzia o dell’adolescenza oppure alcune situazioni possono esser state trascurate durante il primo periodo della vita e, durante l’età adulta, diviene necessario porvi rimedio. Vi sono, tuttavia, delle differenze quando si parla di interventi nell’infanzia e nell’età adulta: la prima riguarda la complessità degli stessi.
La bocca di un adulto, infatti, ha già completato il proprio sviluppo: possono essere assenti dei denti oppure il paziente si può essere già sottoposto ad interventi di questa tipologia che vanno a complicare l’operazione. In secondo luogo, un adulto è generalmente più incline a preoccuparsi delle conseguenze di carattere estetico che indossare l’apparecchio comporta, rispetto a un bambino e questo aspetto può andare ad incidere sulla sua scelta finale se sottoporsi o meno a questa tipologia di intervento.
L’apparecchio invisibile
Proprio per andare in contro a questo tipo di problematica, esiste l’apparecchio invisibile. Si tratta di un trattamento di ortodonzia, dunque un modo per poter riallineare i propri denti mantenendo però positivo l’impatto emotivo sul paziente. Come dicevamo, indossare il classico e famoso apparecchio potrebbe rilevarsi un problema per gli adulti, andandoli a limitare nelle loro relazioni sociali e professionali ed ecco, dunque, giungere in soccorso l’apparecchio invisibile.
Uno dei tanti aspetti che rende particolarmente interessante l’apparecchio invisibile è la tecnologia particolarmente evoluta che viene utilizzata in sede di trattamento. Infatti, prima di iniziare ad utilizzare l’apparecchio invisibile, viene effettuata una pianificazione tramite animazione in 3D, realizzata in alta definizione, che permette di vedere con chiarezza in quale maniera i denti si allineeranno nella bocca.
Questo permetterà al paziente di essere perfettamente consapevole dell’esito finale del trattamento fin dall’inizio di quest’ultimo e, inoltre, potrà anche ricevere una misura indicativa sul tempo richiesto perché si possa l’obiettivo ricercato. Presso il sito www.claudiosantori.net. è possibile trovare una serie di servizi e informazioni utili riguardanti il mondo odontoiatrico, concernenti anche l’apparecchio invisibile. Proprio a riguardo di quest’ultimo, ne possiamo distinguere due diverse tipologie: apparecchio invisibile fisso e apparecchio invisibile mobile.
Apparecchio invisibile fisso
Questo apparecchio invisibile viene anche definito “linguale” poiché viene posto nelle vicinanze della lingua. Il progresso tecnologico e scientifico ha permesso di giungere alla creazione di apparecchi senza attacco, ovvero di modelli dove sono state eliminate le piastrine e tutto ciò che è rimasto sono i fili in metallo che vengono inseriti nelle arcate dentarie grazie ad una particolare resina.
Questi fili si caratterizzano per essere molto sottili e assolutamente poco invasivi dando eccellenti risultati dal punto di vista dell’estetica. A differenza dei normali apparecchi dotati di attacchi, inoltre, questa tipologia di apparecchio invisibile diminuisce fortemente problematiche come irritazioni linguali e inconvenienti fonetici che si accompagnano spesso ai primi giorni di uso dell’apparecchio tradizionale.
Apparecchio invisibile mobile
L’apparecchio invisibile mobile, invece, si compone di una serie di mascherine invisibili. Diverse di queste mascherine vengono dunque intercambiate nel corso del trattamento via via che i denti proseguono nel loro riallinearsi in maniera giusta e corretta.
Ogni mascherina viene solitamente indossata dal paziente per un tempo di circa due settimane, promuovendo il progressivo muoversi dei denti e venendo poi sostituita dalla mascherina seguente che prosegue nel trattamento. L’intera pratica presenta una durata variabile in base alla tipologia di problema dentario che deve essere trattato e in base anche alle specificità individuali dell’individuo.
Apparecchio invisibile: per quali problematiche?
Questa particolare tipologia di dispositivo odontoiatrico viene utilizzato per sistemare e correggere difetti di malocclusione, termine che sta ad indicare la non regolare chiusura delle arcate dentarie dovuta ad un generale disallineamento dei denti. I più rilevanti difetti di malocclusione sono:
– Affollamento dentale: lo spazio tra i denti è troppo esiguo e dunque gli stessi elementi dentari presentano la tendenza a sovrapporsi
– Diastema: esattamente l’opposto rispetto all’affollamento dentale, eccessiva presenza di spazio tra i denti, tende a colpire particolarmente gli incisivi
– Morso inverso: i denti inferiori si presentano in posizione sopravanzata rispetto alla loro controparte superiore
– Morso profondo: il problema opposto del morso inverso, i denti superiori sono sopravanzati rispetto a quelli inferiori
– Morso crociato: le arcate dentarie inferiore e superiore non appaiono correttamente disposte in linea e la dentatura si presenta, in generale, caotica