La cellulite è un disturbo che, di fatto, può interessare sia le donne che gli uomini.
Si manifesta con la presenza di buchi, piccole depressioni lungo l’epidermide, dall’aspetto simile alla “buccia d’arancia” (terminologia con la quale ci si riferisce al disturbo stesso).
La tendenza, nonostante il fenomeno si presenti in entrambi i sessi, vede il sesso femminile maggiormente colpito dalla cellulite.
Ma quali sono le caratteristiche del disturbo? Quali sono le cause alla base dello stesso? E, ancor più rilevante, vi sono cure valide per placarne l’incidenza?
Cellulite: generalità sul disturbo
Partiamo da una serie di generalità, utili per circoscrivere l’argomento.
In primo luogo, va specificato che il disturbo è noto anche come “pannicolopatia edemato-fibrosclerotica”. Sono termini complessi, che sembrino rimandare a una malattia pericolosa. Sta di fatto, però, che le cose stiano diversamente.
La scienza dibatte ancora sulla possibilità di classificarla come “malattia”, benché appaia generalmente come asintomatica. A fronte di simili peculiarità, viene spesso ritenuta una comune condizione fisiologica, non necessitante di cure particolari.
Entrando nel dettaglio, il disturbo colpisce il cosiddetto “pannicolo adiposo”, vale a dire il tessuto adiposo sottocutaneo. L’incidenza è maggiore tra le donne, ma non mancano casi di inestetismi lungo l’epidermide degli uomini.
Per quanto riguarda gli effetti, la cellulite viene distinta in quattro stadi differenti. Il meno grave è lo stadio 1, in cui il quadro risulta sostanzialmente reversibile; il più grave, invece, è lo stadio 4, in cui la “malattia” risulta generalmente più severa, oltre che irreversibile.
Detto ciò, torna utile sondarne le cause, al fine di fornire delucidazioni sull’entità del disturbo.
Cellulite: alla scoperta delle cause
La cellulite sembrerebbe essere un disturbo multifattoriale. Le cause alla base della malattia sono differenti, fattori che insieme, combinati tra di loro, comportano l’insorgenza delle “bucce d’arancia”.
Tra i fattori più rilevanti si segnalano quelli genetici, oltre che ormonali. Da non trascurare le possibili alterazioni vascolari, il sovrappeso e l’obesità, nonché una circolazione linfatica non ottimale.
A incidere sull’insorgenza del disturbo vi è anche la sedentarietà, così come un’alimentazione scorretta.
Infine, lo stress e la gravidanza, quest’ultima comportante un aumento di peso che, in alcuni casi, può portare a una maggiore incidenza della cellulite.
Alla luce dell’ampia gamma di fattori, si evince come individuare la causa effettiva, alla base dell’insorgenza del disturbo, sia tutt’altro che semplice. In ogni caso, niente paura: nella stragrande maggioranza delle eventualità, la cellulite non provocherà dolori, fastidi o bruciori.
Eliminare la cellulite: possibilità o utopia?
Sulla base di quanto riportato, si evince come gli individui, sia maschi che femmine, possano convivere con il disturbo descritto.
Tuttavia, rimane un punto da affrontare nel dettaglio: la possibile cura dell’inestetismo.
Esistono soluzioni concrete per eliminare la cellulite? O siamo di fronte a un’utopia?
In realtà, alcune soluzioni sono adottabili sin dal giorno zero.
Un modo utile per ridurre l’incidenza della cellulite è quello di adottare uno stile di vita sano. Questo concerne l’adesione a una dieta varia, oltre che equilibrata, nonché attività fisica regolare.
Al tempo stesso, è fondamentale ridurre le abitudini dannose: eliminare alcol, sigarette o comunque ridurre il consumo di entrambi.
Oltre a tutto ciò, non mancano le possibilità garantite dalla cosmetica: in commercio esistono prodotti, come creme e fanghi vari, in grado di limitare l’incidenza del disturbo. Non avverranno miracoli, ma articoli simili, così come i massaggi localizzati, potranno aiutare nel ridurre l’insorgenza della cellulite.