I nostri denti sono fondamentali per permetterci una masticazione corretta del cibo che introduciamo nel nostro organismo.
Essi svolgono un ruolo cruciale nello sminuzzamento delle pietanze che entrano nel nostro cavo orale, permettendone un comodo e semplice ingresso nell’esofago.
Un boccone troppo grosso ingoiato può infatti causare più di un problema nella gola, meglio ridurlo nelle più piccole parti possibili.
I denti, come tutte le cose, richiedono la massima cura possibile.
Si consiglia di lavarli dopo ogni pasto, nel modo più preciso possibile.
Inoltre bisogna fare periodiche visite dal dentista, in modo tale da prevenire qualunque fastidio o problema che potrebbe manifestarsi.
Esistono purtroppo casi in cui compaiono comunque delle complicazioni, le quali potrebbero portare non pochi disturbi nella vita di tutti i giorni.
Che sia per scarsa attenzione del paziente o per patologie, il problema andrà affrontato il prima possibile, al fine di evitare gravi peggioramenti.
L’odontoiatra si occupa di tutto questo, dalla classica pulizia dentale alla cura di vere e proprie malattie dei denti.
Il suo lavoro richiede la massima attenzione e precisione, utilizzando degli attrezzi di grande affidabilità e qualità.
Grazie ad essi il dentista potrà operare con grande minuziosità, componente fondamentale per lavorare in piccole dimensioni come quelle dentali.
Esistono tanti strumenti di cui un odontoiatra si serve, andiamo ad analizzarli.
Turbina dentale
Questo strumento viene particolarmente utilizzato in quei lavori che richiedono la lavorazione applicata su tessuti più duri, come protesi o smalto.
Il suo principale movimento è di natura rotante, azionato da una compressione dell’aria che passa attraverso un tubo.
E’ lo strumento rotante con minor torsione ma con maggior velocità, andando da un minimo di 100.000 a un massimo di 500.000.
Tale movimento genera una non indifferente diffusione di calore, per cui servirà un sistema di raffreddamento. L’attrezzo è infatti dotato di un generatore di aria e acqua calda, in modo tale da evitare un eccessivo surriscaldamento del metallo.
Pinze
Un dentista utilizza nel suo studio un grande numero di pinze, ognuna con uno scopo diverso.
Un punto che le accomuna tutte è sicuramente l’obiettivo, il quale consiste nella lavorazione di specifici elementi. Andiamo a vederne alcune:
•Pinze young: usate per fare loop diversi e la piegatura del filo
•Pinze ad nance: permettono di stabilizzare gli archi preimpostati
•Pinze da taglio: dotate di sistema di sicurezza per non far cadere l’estremità più lunga nel cavo orale del paziente. Usate per il taglio sia di archi intraorali che extraorali.
•Pinze ad angolo: tra le pinze più diffuse nell’utilizzo del dentista, con una presa salda e una conformazione robusta
•Pinze Johnson: grazie a una punta concava e all’altra convessa permettono modellazioni diverse, usate per modificare bande e corone ortodontiche
•Pinze per la rimozione del morsetto: usate per la principale rimozione di morsetti
•Pinze per rose: permettono una modellazione dell’arco, quadrati o a tutto tondo
•Pinze Adams: tra le più usate dai dentisti, formate da due triangoli all’estremità. Formano un angolo retto sul filo
•Pinze da taglio duro: Costituite da tungsteno o acciaio duro per non deformarsi. Tagliano qualunque filo e arco.
Trapano
Esso può essere a turbina o elettrico.
I primi, azionati ad aria compressa, vengono usati maggiormente per lavori indirizzati allo smalto, per lavori di impianti per esempio.
La seconda tipologia permette operazioni più precise e accurate, grazie a un sistema elettrico più minuzioso nei dettagli.
Faretra
Viene usata per raccogliere vari attrezzi usati dal dentista come turbine o getti d’acqua.
Strumenti monouso
Accessori utili per il dentista che verranno usati e poi gettati, come bicchieri di plastica o stecche di legno.
Autoclave
Elemento fondamentale per sterilizzare e disinfettare ogni strumento utilizzato dal dentista.
Laser
Viene usato per la rilevazione di carie, lo sbiancamento dentale, la coagulazione, l’effetto antibatterico e la conservazione o restaurazione dentale.
Lampada fotopolimerizzatrice
Grazie ad essa non solo l’odontoiatra individuerà ogni anomalia insinuata tra i denti, ma potrà anche essere utilizzata per solidificare con maggior rapidità la struttura dentale esposta a questa luce.