Quando si parla di neurodiversità e di bisogni educativi speciali, solitamente si parla di una serie di problematiche inerenti all’apprendimento del bambino o dell’adolescente. Questo è assolutamente corretto, difatti esistono diversi disturbi dell’apprendimento, ma tra i bisogni educativi speciali o BES, ci sono anche i cosiddetti plusdotati o gifted. Si tratta di bambini con un elevato QI che hanno, comunque, necessità di percorsi scolastici personalizzati. Purtroppo, di plusdotazione se ne parla ancora poco.
Plusdotazione, come si riconsce
Un bambino plusdotato non necessariamente è o sarà un genio. Paradossalmente, un gifted è un bambino che potrebbe andare male o in modo mediocre a scuola, semplicemente perché si annoia. Non è facile riconoscere un gifted perché a scuola non verrà considerato tale. I docenti formati su questa neurodiversità sono pochissimi e, sovente, la plusdotazione viene confusa con disturbi dell’apprendimento quali ADHD e Asperger.
In realtà, molti plusdotatati sono anche 2E, due volte eccezionali, in quanto, oltre alla plusdotazione possono essere anche diagnosticati come Asperger, questo ne rende molto difficile il riconoscimento. Ma un genitore ha dei segni, dei campanelli che possono significare che il proprio bambino sia un plusdotato? Con un po’ di attenzione ci si rende conto anche abbastanza presto di questo aspetto.
Il pensiero di un bambino gifted è un pensiero arborescente, sarà quindi un bambino sempre alla ricerca di nuovi stimoli, che si annoierà facilmente, soprattutto a scuola, ma di questo parleremo dopo. Il bambino gifted ha sicuramente delle peculiarità. Alcuni tendono a effettuare operazioni complesse fin da molto piccoli, alcuni conoscono le tabelline senza averle mai studiate o fanno calcoli a mente difficili anche per un adulto.
Altri, invece, hanno delle capacità logiche spiccate, amano leggere o studiare e fare ricerca da soli. Ovviamente non ci sono degli standard da seguire, diciamo che se il bambino a 3-4 anni ha degli interessi diversi da quelli ritenuti nella norma pr quella fascia d’età, il sospetto può venire.
I bambini gifted a scuola
Al contrario di quanto si possa pensare, il bambino plusdotato a scuola non è sempre eccellente, al contrario. Spesso sono proprio questi bambini ad avere un rendimento scarso ed è per questo che bisogna intercettarli presto, proprio per prevenire queste situazioni. Di norma i bambini gifted hanno già acquisito le competenze dei bambini della loro età, per cui, seguire delle lezioni o fare compiti ripetitivi non ha un buon esito.
Si annoiano, si distraggono, non stanno fermi, possono diventare anche molto difficili da gestire in classe, per questo vengono spesso scambiati per bambini ADHD.
Cosa bisogna fare
Se i genitori sospettano una plusdotazione, la prima cosa da fare è una visita specialistica. Esistono diverse associazioni in tutta italia dove dei professionisti psicologi somministrano dei test, nel caso dei bambini si usa il WISC IV, in modo da determinare non solamente il quoziente intellettivo, ma anche una serie di ulteriori indici utili a identificare le peculiarità del bambino. Si “classifica” plusdotazione a partire da un QI di 130, ma ribadiamo, a fare la plusdotazione sono diversi fattori e indici.
Una volta ottenuta la relazione da parte dello specialista, dove normalmente vengono date anche specifiche indicazioni per la scuola, si può richiedere un PDP, piano di studi personalizzato. Attenzione, però, se nel caso dei bambini con disturbi dell’apprendimento, specifici o aspecifici, il PDP è d’obbligo, nel caso dei plsudotati è a discrezione del consiglio di classe.
Sarebbe, tuttavia, buona norma che venisse formalizzato, in modo da dare all’alunno l’opportunità di apprendere secondo il suo stile cognitivo.