I biostimolanti sono dei prodotti particolari che sono stati realizzati con lo scopo di migliorare la produzione agricola.
In realtà si tratta di una sorta di fertilizzanti, che però mirano soprattutto a migliorare la resistenza delle piante a quello che viene denominato “stress”.
Quest’ultimo può essere causato dall’azione degli agenti atmosferici oppure da problemi della pianta ad assorbire le sostanze nutritive presenti sul terreno.
Tutti i biostimolanti vengono chiamati in questo modo proprio perché aiutano la pianta a nutrirsi, ma soprattutto a resistere agli eventuali ostacoli, danni o batteri che possono aggredirla.
Il risultato sarà quindi l’uso di prodotti totalmente naturali e non composti da elementi chimici, che rendono le piante più forti.
Cosa si intende quando si parla di biostimolanti
Quando si usa il termine “biostimolanti” si mira ad indicare dei particolari prodotti per l’agricoltura, particolarmente usati negli ultimi anni, che servono per aumentare la resistenza delle piante.
Queste ultime, infatti, possono essere aggredite da una serie varia di fattori, ovvero di agenti che possono essere dannosi per la loro salute, come ad esempio batteri e funghi, ma anche le azioni degli agenti atmosferici.
Un’altra problematica collegata alle piante può essere quella relativa al fatto che spesso fanno fatica a raggiungere o assorbire le componenti nutritive dal terreno.
Per questo motivo, tutti i biostimolanti servono proprio per aumentare la loro forza e quindi per rendere più resistenti.
In questo modo potranno fronteggiare meglio tutte queste problematiche.
Fanno parte di questo tipo di prodotti tutti quelli basati su specifici batteri, che mirano proprio ad avere un’azione positiva sulle colture e mirano a renderle migliori.
Molti biostimolanti però sono anche formati da scarti e tutti sono assolutamente naturali, per questo presentano il prefisso “bio”.
Fanno parte di questo gruppo anche gli idrolizzati proteici agricoltura.
Le caratteristiche principali dei biostimolanti
Utilizzare questi biostimolanti significa quindi avere dei risultati migliori per la propria coltivazione e soprattutto poter contare sul fatto che le proprie piante non saranno danneggiate gravemente da agenti atmosferici, funghi o altri parassiti.
Attenzione però a non confondere il concetto, anche perché i biostimolanti non rientrano affatto nel gruppo dei “pesticidi”, ma devono essere considerati come una sorta di particolare aiuto che viene dato alle piante.
Oltre a questo, molti agricoltori ancora non hanno adottato questa tipologia di prodotti, anche se sembrerebbe che la loro diffusione è cresciuta di parecchio nell’ultimo anno.
Si tratta di prodotti realizzati molto recentemente e forse è anche per questo che non tutti conoscono ancora i loro vantaggi.
Oltre a questo, sempre più persone e aziende agricole sono interessante a rivolgersi ad un tipo di agricoltura biologica, che cerchi di rispettare il più possibile l’ambiente.
In effetti anche questi biostimolanti possono essere considerati come parte di questa categoria dell’agricoltura, anche perché sono naturali e rispettano le risorse ambientali, producendo sostanze di scarto che poi vengono o assorbite dalle piante o comunque smaltite in modo biologico nell’ambiente esterno.
Questo significa che le caratteristiche dei biostimolanti possono sia apportare un elevato grado di resistenza alle piante, sia rispettare l’ambiente, il clima e soprattutto provvedere anche ad un miglioramento generale della coltivazione.