Il mondo della fotografia è tanto affascinante quanto vasto, specialmente per quanto concerne gli obiettivi. In genere si parte sempre da un obiettivo basilare che viene venduto in kit con la fotocamera e poi si desidera ampliare il proprio range focale a disposizione. Fra le diverse tipologie è importante avere nelle fila della propria attrezzatura un teleobiettivo. Detto in soldoni, un teleobiettivo è un obiettivo la cui lunghezza focale è sensibilmente più grande rispetto ad altri. In questa guida capiamo cos’è un teleobiettivo, quando si utilizza e come scegliere il migliore.
Differenza di teleobiettivi
Prima di entrare nello specifico facciamo una distinzione fondamentale. Molte persone confondono un obiettivo ‘zoom’ con un teleobiettivo. In realtà è ‘zoom’ qualsiasi obiettivo che ha una focale variabile, cioè la possibilità di zoom manuale. Un teleobiettivo invece è qualsiasi obiettivo che va dagli 80mm in su.
I teleobiettivi si dividono in due categorie: possono esserci appunto i fissi e gli zoom e poi i teleobiettivi standard e super. Gli standard sono tutti quelli compresi in un range focale tra 80 e 200mm, mentre i super sono quelli che superano i 200mm.
Come funziona il teleobiettivo
Il teleobiettivo in generale serve ad ingrandire soggetti lontani. L’elevata distanza focale influisce molto sulla resa finale dello scatto, perché usare una focale più lunga non è come avvicinarsi fisicamente al soggetto. Più cresce la distanza focale più si riduce l’angolo di campo inquadrato.
Immagina di scattare una foto ad un tuo amico con un 28mm e con un 300mm e vuoi che appaia a mezzo busto occupando la stessa porzione d’immagine. Col 28mm devi avvicinarti molto, fino a 1,5 metri più o meno, e inquadrare i diversi elementi dello sfondo, come una montagna nella sua interezza, perché l’angolo di campo di questo obiettivo è 75°. Usando un teleobiettivo a 300mm dovrai essere parecchio distante, anche 20 metri. In questo modo lo riprenderai sempre a mezzo busto, ma assisterai al fenomeno dello schiacciamento dei piani per via dell’angolo di campo uguale a 8°. In pratica inquadrerai una porzione di campo molto piccola, dove tutto appare più schiacciato, quindi non vedrai l’intera montagna alle spalle ma solo una porzione.
Quando usare il teleobiettivo
A questo punto la domanda è quando e in che situazione vuole essere usato un teleobiettivo? Le situazioni possibili sono moltissime, la maggior parte delle quali si richiede una focale maggiore perché non è possibile avvicinarsi fisicamente al soggetto. Una situazione del genere si verifica sempre negli eventi sportivi, come una partita di pallone, un saggio di danza, una corsa automobilistica e quant’altro. In questi casi il fotografo non può ovviamente mettersi in mezzo al campo da gioco, quindi deve riprendere l’azione da fuori.
Un altro ambito particolarmente interessante riguarda la fotografia naturalistica. Qui l’obiettivo è una piccola miniera d’oro perché da un lato permette di immortalare animali e piccoli insetti senza spaventarli, dall’altro riesce a catturare minuscoli dettagli.
Altresì il teleobiettivo è molto indicato per lo street photography perché permette di rubare attimi alle persone senza essere effettivamente vicini in modo da non compromettere il momento.
Infine, il teleobiettivo è particolarmente indicato nella ritrattistica perché grazie allo schiacciamento prospettivo il soggetto viene isolato e messo particolarmente in risalto rispetto allo sfondo, offre creativi giochi prospettici e, nelle focali più spinte, tende a schiacciare i tratti del viso addolcendoli.
Come scegliere il teleobiettivo
A questo punto non ti rimane che scegliere il tuo prossimo teleobiettivo. Come? Ecco la domanda da un milione. Prima di tutto identifica i tuoi obiettivi, chiediti cioè cosa sei interessato a fotografare. Se preferisci situazioni come la fotografia naturalistica o gli eventi sportivi allora avrai bisogno di ottiche più spinte, come un 200-600mm. Per la fotografia ritrattistica e lo street invece non c’è bisogno di focali così spinte ma orientati verso qualcosa di più contenuto, un 80-200mm ad esempio.
Se invece sei alle prime armi o hai un budget limitato allora punta verso un teleobiettivo tuttofare. Gran parte delle case produttrici come Nikon, Canon, ma soprattutto Tamron, Sigma e altre producono teleobiettivi economici in range come 55-250 e più comunemente 75-300, che possono essere usati in tante situazioni. Ovviamente il prezzo contenuto ha le sue limitazioni, come diaframmi non molto aperti (in genere da 4 a chiudere) e la mancanza dello stabilizzatore.
Infine valuta sempre i valori del diaframma e la presenza dello stabilizzatore. La maggior parte dei teleobiettivi parte con un diaframma di f/4. Nonostante la poca luminosità lo sfocato risulta comunque buono e il soggetto viene messo in evidenza, ricordiamo, per lo schiacciamento dei piani. Lo stabilizzatore invece serve a contrastare i movimenti involontari del corpo, molto evidenti a focali così spinte che possono causare il micromosso, ed aiuta a scattare nelle situazioni di scarsa luminosità.