Mangiare può sembrare un’operazione semplice, in realtà, non è sempre così, soprattutto per chi è vittima di intolleranze per cui è necessario prima di assumere qualsiasi cibo o bevanda verificare gli ingredienti e, in alcuni casi, la preparazione e la cottura.
Tra le intolleranze, la più diffusa è quella al lattosio, si può, addirittura avanzare l’ipotesi che fu lo stesso Ippocrate a denunciare gli effetti collaterali del latte già a partire dal V secolo A.C., seppur per arrivare al connubio lattosio/lattasi di anni ne sono passati alcuni in più.
L’intolleranza può assumere diverse gradazione, in particolare, nella forma più lieve si può sopperire al problema assumendo un’alimentazione ben curata con cibi e bevande a basso contenuto di lattosio o free lattosio.
A seguire una breve descrizione delle caratteristiche e sintomi derivanti dal’intollaranza al lattosio, nonché un breve elenco dei cibi che possono essere assunti dagli intolleranti al lattosio.
Cosa si intende per lattosio e perché può fare male
Premettendo che l’intolleranza al lattosio non è sempre congenita, va specificato che essa molto spesso può essere il frutto della riduzione nell’organismo umano di un’enzima conosciuto con il nome di “lattasi”.
Questa riduzione può derivare dal normale sviluppo e passaggio dalla fase infantile ad adulta o essere subordinata al verificasi di malattie, in particolar modo interessanti l’apparato gastro-intestinale.
La lattasi ha un ruolo predominante nella fase di digeribilità del lattosio, uno zucchero naturale contenuto nel latte e i suoi derivati.
Chi risulta essere affetto da un’intolleranza al lattosio ingerendo lo stesso, non lo digerisce, la mancata digestione incide sull’apparato gastro-intestinale causando “spasmi, diarrea, dolori e gonfiori”.
Il lattosio rappresenta un nutrimento con un alto contenuto di calcio, notoriamente rilevante per lo sviluppo osseo, esso è funzionale per il buon mantenimento dell’organismo.
Pertanto, chi manifesta un’intolleranza al lattosio deve assolutamente seguire un tipo di alimentazione alternativa ad alto contenuto di calcio al fine di ingerire il giusto quantitativo giornaliero variabile per età, sesso, peso ecc…
Problemi con il lattosio? Ecco come e cosa mangiare
Chi ha un problema con l’enzima della “lattasi” deve assolutamente evitare, nei casi più gravi, di assumere cibi e bevande contenenti lattosio.
In merito al lattosio va fatta molta attenzione, in quanto erroneamente si associa il lattosio al latte, ma non è in solo in esso che è contenuto.
Vanno, infatti, ricompresi, oltre al latte i suoi derivati ed alcuni cibi industriali dalle merendine ai sughi ai cibi in scatola, ai quali viene aggiunto il lattosio ai fini della conservazione del prodotto.
Altresì, nei casi più lievi per sopperire alle controindicazioni derivanti dall’introduzione nell’organismo del lattosio, è consigliabile assumere prodotti privi di lattosio o a basso contenuto, preferibilmente durante i pasti nel caso di bevande come il latte.
Va specificato che non tutti i formaggi hanno lo stesso livello di lattosio, contrariamente a quanto si immagina.
In ogni caso, come si è già specificato, che sia lieve o grave il problema dell’intolleranza al lattosio, è indispensabile ai fini della salute fisica assumere il giusto apporto di calcio ad esempio consumando cibi freschi e di stagione come verdure, legumi, ortaggi e frutta.
Per quanto concerne la frutta, un’ultima raccomandazione è d’obbligo, se assunta sotto forma di concentrati o bevande si consiglia di controllare sulle etichette gli ingredienti, in quanto potrebbe essere rinvenibile del lattosio.