Uno dei compiti delle aziende, con l’obiettivo di garantire la massima tutela della privacy e combattere lo spionaggio industriale, è quello, a intervalli costanti, di provvedere con l’eliminazione di tutti i documenti cartacei al cui interno sono presenti dei dati sensibili.
Il mercato mette a disposizione un gran numero di strumenti per poter distruggere gli archivi senza troppi problemi, ma rivolgersi ad una ditta specializzata come GV Macero può spesso fare la differenza, dal momento che si ha la sicurezza che venga svolto un lavoro conforme sotto tutti gli aspetti agli obblighi di legge, evitando qualsivoglia sanzione o problematica.
Un’esigenza per ogni azienda
Distruggere dei documenti cartacei in cui sono presenti tanti dati sensibili è una necessità chiaramente comune ad un gran numero di aziende, anche se ovviamente cambia la quantità.
Ad ogni modo, tale operazione serve essenzialmente per raggiungere due scopi: il primo è quello di tutelare in maniera adeguata la privacy dei clienti e il secondo è quello di contrastare il più possibile ogni tipo di spionaggio industriale.
Anche se ormai gran parte dei dati e dei documenti aziendali vengono inviati e ricevuti mediante supporti informatici, gli archivi cartacei sono ancora rimasti intatti in svariate realtà. Proviamo a pensare alle tante strutture mediche in cui ci sono anche risme e risme di fogli contenenti dati sensibili.
La normativa da rispettare
Dal punto di vista del rischio di spionaggio industriale, è l’imprenditore che deve prendere la decisione se fare qualcosa o meno, mentre la normativa sulla privacy va rispettata, dal momento che pone dei veri e propri obblighi in capo alle aziende.
Le principali norme sono presenti all’interno del decreto legislativo 196/2003, che ha come scopo esattamente quello di disciplinare la materia del trattamento dei dati sensibili. Secondo il decreto ci sono ben sei livelli di distruzione di tutti questi documenti, che chiaramente si riferiscono ad altrettanti livelli di “sensibilità” dei dati stessi.
Tra l’altro, la normativa è particolarmente precisa e dettagliata, dato che indica anche i millimetri di grandezza delle strisce piuttosto che dei frammenti in cui dovranno essere distrutti i vari documenti: la proporzione varia in base alla “delicatezza” dei dati che si trovano stampati sul materiale. Non rispettare quanto previsto dalla legge espone l’azienda a delle sanzioni non solamente civili (che superano le migliaia di euro), ma anche penali.
Il fai da te? In questo caso meglio evitare
La tutela della privacy ha assunto un ruolo centrale all’interno della nostra società. Ecco spiegato il motivo per cui non adeguarsi in misura adeguata agli obblighi di legge vorrebbe dire non solo fare un passo indietro a livello di reputazione, ma anche non recepire l’evoluzione culturale.
Tante aziende scelgono ancora di distruggere documenti in maniera autonoma, ma a meno di una notevole competenza nel settore, si tratta di una scelta che non viene suggerita. Infatti, ci sono tanti software in commercio che hanno proprio la capacità di ricostruire tutti i documenti anche da dei frammenti di ridotte dimensioni, andando così a rendere nulli tutti gli sforzi fatti per la loro distruzione. Meglio fare affidamento su un’azienda specializzata che abbia competenze ed esperienza giuste per poter svolgere un lavoro preciso e perfetto.