Come essere tutelati
Per essere tutelate e ottenere un equo risarcimento in caso danni durante il parto, ci si può rivolgere a Difeso e Risarcito che saprà indirizzare la famiglia verso un percorso non facile, garantendo un futuro più sereno alla famiglia.
Come misurare l’entità dei danni da parto
Per ottenere il risarcimento danni da parto occorre far riferimento alle guide mediche per verificare l’entità del danni, che possono essere temporanei o permanenti e possono riguardare o la madre, o il piccolo o entrambi. L’entità del danno va misurata per mezzo di una perizia.
Cosa serve per ottenere il risarcimento
Se la perizia dà risultati positivi, si può dare inizio al procedimento per ottenere il risarcimento. La documentazione necessaria per cominciare sono: le cartelle cliniche della mamma, i referti degli esami eseguiti durante la gravidanza, se possibile anche la cartella clinica del neonato e, la testimonianza di alcuni testimoni.
Il caso viene studiato accuratamente
Ha inizio così tutto un percorso per capire cosa è successo durante il parto e se si tratta di un episodio di malasanità. Il caso viene studiato in maniera accurata fino ad arrivare ad una conclusione.
Quando richiedere il risarcimento
Per poter richiedere un risarcimento danni da parto, devono sussistere i seguenti problemi ossia: errore medico o assenza di personale medico durante il parto, complicazioni durante il parto dovuta a negligenza del personale, manovre sbagliate effettuate durante il parto e infine sofferenza fetale dovuta a tempi calcolati erroneamente.
La malasanità e i danni che provoca
Tanti sono i casi di di danni da parto e che purtroppo a volte si concludono con la morte della mamma, del piccolo o di entrambi. I risarcimenti vengono effettuati ma, a volte, questa malasanità crea situazioni irreparabili che neanche un esiguo risarcimento riesce a sanare.