La scelta di una stampante in comodato d’uso si può rivelare molto vantaggiosa, ma solo a condizione di puntare su un contratto conveniente sia a livello economico che dal punto di vista pratico. Le opzioni a disposizione in tal senso sono molteplici, ed è per questo che è bene conoscerle nel dettaglio, così da saper farvi fronte. A Torino come a Milano o in qualsiasi altra città d’Italia, un contratto in comodato gratuito è una soluzione ottimale alternativo al noleggio fotocopiatrici e al noleggio stampanti.
Una tipologia di contratto può essere quella che prevede solo il pagamento delle copie che vengono prodotte, senza che si sia costretti a sostenere un canone o a saldare altri costi fissi.
Con una soluzione del genere, il comodato gratuito prevede non solo la consegna della stampante, ma anche quella dei materiali di consumo: il tutto a costo zero. In più, i clienti hanno anche a disposizione una vasta gamma di servizi di manutenzione ordinaria, così da essere certi di usufruire di un dispositivo sempre funzionante.
I benefici che derivano da un comodato di questo tipo sono evidenti, sia per la gratuità dell’assistenza, sia perché non ci sono costi da affrontare per la dismissione del bene a fine vita. Il contratto in genere dura un anno, ma sono sempre possibili variazioni in proposito: non c’è alcuna immobilizzazione di capitale e a parte la carta tutti i consumabili sono forniti gratuitamente poiché inclusi nel contratto.
Il comodato d’uso si differenzia dal noleggio perché non prevede canoni fissi; in generale, tutti i costi fissi sono eliminati, in quanto diventano costi variabili. Essi, per altro, sono deducibili al 100%, a prescindere dalla durata del contratto e senza vincoli relativi al periodo di ammortamento. Ma come funziona un comodato d’uso di questo tipo?
In pratica, viene stabilito un minimo di pagine garantite richieste (per esempio, 3mila) e generalmente una volta ogni tre mesi si procede alla fatturazione delle eventuali pagine in eccesso che vengono prodotte. Come detto, eccezion fatta per la carta vengono consegnati senza spese tutti i materiali di consumo che sono necessari per l’operatività del sistema, dai fusori ai toner.
Nel noleggio, invece, è necessario pagare un canone mensile che include la fornitura della stampante e del toner di cui si ha bisogno e lo smaltimento dei toner esauriti.
Un esempio di contratto di comodato d’uso può prevedere un costo di 18 centesimi a copia per le prime 3mila, più l’Iva.
Come detto, tutto il resto dei servizi sarebbe gratuito, dall’assistenza tecnica alla sostituzione periodica, passando per il ritiro della stampante al termine del contratto. Il comodato d’uso gratuito, dunque, è il tipo di contratto che vale la pena di scegliere per l’assenza di costi fissi correlati a fideiussioni bancarie, assistenza tecnica o rate.
A volte i contratti possono prevedere pacchetti che differiscono in base al numero di cartucce toner che vengono messe a disposizione, ma anche – ovviamente – per il modello di stampante fornita.
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Un tipo di contratto diverso da quello visto in precedenza può comportare l’acquisto di un certo numero di toner al momento della sottoscrizione e l’acquisto di altri toner dopo dodici mesi. Ipotizzando un costo di circa 90 euro più Iva per ogni toner, è facile fare i conti e capire, in base alle proprie esigenze, se sia più vantaggiosa questa formula o quella che prevede di pagare in base alle copie prodotte.