Quando si decide di ristrutturare casa o si devono effettuare dei lavori e ci si rivolge ad una ditta edile, bisogna sapere che nel caso in cui un operaio si faccia male, il proprietario dell’immobile rischia di dover pagare i danni.
Ciò è previsto dalla legge e affermato tempo fa anche da una sentenza della Cassazione che si è espressa su un caso di incidente domestico in seguito a lavori in casa, con risarcimento a carico del proprietario dell’edificio.
La sentenza, chiarisce quali obblighi è tenuto a rispettare il committente, ovvero chi delega i lavori da effettuare all’interno della propria abitazione per ritenersi poi esonerato da qualsiasi colpa in caso di infortunio.
Bisogna sottolineare che si tratta di una responsabilità che non riguarda solo grandi interventi di edilizia con la presenza di cantieri ma anche comuni ristrutturazioni o semplici riverniciature.
È sempre meno comune la caduta di un operaio dalla scala mentre monta un soppalco in cartongesso, o sta intonacando una parete danneggiata; o quante volte si sentono notizie di operai che restano fulminati mentre stanno riparando un filo della luce.
Purtroppo, in questi casi la responsabilità è interamente del proprietario della casa in quanto non solo unico custode di tutti quei beni presenti nella propria abitazione, ma anche in qualità di committente dei lavori.
Inoltre, come afferma l’avvocato Boero, esperto in pratiche di risarcimento danni, nel caso in cui dovesse verificarsi un infortunio durante dei lavori in casa, la responsabilità non è solo di tipo penale, per via di lesioni colpose causate all’operaio o al tecnico in questione, ma anche di tipo civile cioè legata al risarcimento.
Si tratta di un risarcimento che anche nel caso di un semplice braccio rotto, potrebbe arrivare anche a diverse migliaia di euro, che potrebbero comportare il pignoramento dell’appartamento.
Diventa pertanto fondamentale sapere quali sono i limiti fissati dalla Cassazione circa la responsabilità del proprietario e i relativi risarcimenti.
La responsabilità degli infortuni
Quando si tratta anche di minimi interventi edilizi, chi dovrà rispondere degli eventuali infortuni è il responsabile dei lavori, che di solito corrisponde all’ingegnere, architetto o progettista a cui sono stati delegati i lavori.
Se il proprietario di un immobile si rivolge ad un tecnico del settore, è quest’ultimo che gestisce gli operai e controlla il loro lavoro, essendone pertanto responsabile.
Tuttavia, non è detto che per piccoli lavori edili ci si affidi a dei professionisti, ma molto spesso si chiama un imbianchino, un elettricista o falegname di fiducia, affinché procedano con la tipologia di intervento necessaria.
Ecco che in questo caso, la responsabilità passa al proprietario dell’immobile, il quale sarà responsabile dei lavori e quindi anche delle conseguenze che comporta un eventuale incidente.
Diventa fondamentale quindi in mancanza della redazione di un documento inerente la valutazione dei rischi o della nomina di un responsabile dei lavori, che il proprietario dell’immobile per salvaguardarsi da eventuali denunce o danni proceda a :
- redigere un piano di valutazione dei rischi,
- proteggere gli operai da eventuali cadute,
- vigilare sullo stato del cantiere,
- informare gli operai di eventuali rischi.